Diversamente uguali......ridendo!
per chi prova a cercare di apparire più normale possibile… anche quando ride! Hey! kakkka_Roma attenta che che ti si esplodono le emorroidi!
p.s. ma non preoccuparti si ride anche dall'alto!
lunedì 30 maggio 2011
venerdì 20 maggio 2011
La soldatessa alle grandi manovre!( la riconoscete? c'è ma, non si vede, è la piu'... deficiente del gruppo! )
mercoledì 18 maggio 2011
GELOSONAAAAA KAKKKA ROMA
Spesso chi la invoca, come motivo principe, di ogni movimento sulla terra, altrettanto frequentemente ne soffre. Nel senso che la prova.
L’invidia, l’abitudine di confrontarsi con gli altri è molto diffusa e lo è in particolare quando si tratta di relazioni tra uomini e donne.
In molti tendono a confrontarsi con modelli molto distanti e irreali come i personaggi famosi, o con modelli molto vicini e concreti, come gli amici, i colleghi, i parenti più stretti (pensa a quante rivalità ci sono in famiglia tra fratelli e/o tra cugini).
Se succede anche a te, sai che questo non ti aiuta ad amarti al cento per cento: invece saper realizzare sempre il massimo per te è un passo importante per renderti attraente.
Ma il desiderio di competizione e l’invidia che spesso ne consegue, come tutti i sentimenti e le emozioni umane, insieme a molti aspetti negativi ne ha anche di positivi e importanti.
Hai capito che bisogna guardare oltre?, e tu cara KAKKKA ROMA sei caduta in questo giochetto! si entra in un vicolo cieco che ci toglie autostima ed energia. Conosci qualche esercizio per evitare questa situazione?se vuoi posso insegnartelo.... anche se non sei alla mia altezza!ricorda che l'invidia è la religione dei mediocri! GUARDA, LEGGI E....SOPRATUTTO IMPARA!!
Spesso chi la invoca, come motivo principe, di ogni movimento sulla terra, altrettanto frequentemente ne soffre. Nel senso che la prova.
L’invidia, l’abitudine di confrontarsi con gli altri è molto diffusa e lo è in particolare quando si tratta di relazioni tra uomini e donne.
In molti tendono a confrontarsi con modelli molto distanti e irreali come i personaggi famosi, o con modelli molto vicini e concreti, come gli amici, i colleghi, i parenti più stretti (pensa a quante rivalità ci sono in famiglia tra fratelli e/o tra cugini).
Se succede anche a te, sai che questo non ti aiuta ad amarti al cento per cento: invece saper realizzare sempre il massimo per te è un passo importante per renderti attraente.
Ma il desiderio di competizione e l’invidia che spesso ne consegue, come tutti i sentimenti e le emozioni umane, insieme a molti aspetti negativi ne ha anche di positivi e importanti.
Hai capito che bisogna guardare oltre?, e tu cara KAKKKA ROMA sei caduta in questo giochetto! si entra in un vicolo cieco che ci toglie autostima ed energia. Conosci qualche esercizio per evitare questa situazione?se vuoi posso insegnartelo.... anche se non sei alla mia altezza!ricorda che l'invidia è la religione dei mediocri! GUARDA, LEGGI E....SOPRATUTTO IMPARA!!
La merce kakkka roma
è una puttana?
La merce, come la puttana, può essere di prima scelta, di seconda mano, avariata, di provenienza sospetta. In ambedue i settori merceologici si può parlare di linea di prodotti (sado-maso, feticisti, ecc.), di soldi, saldi, offerte speciali, assaggi, campioni, prodotti omaggio, sconti comitiva, militari metà prezzo. In quest’ottica il pappone è una piccola impresa, mai con più di quindici dipendenti, e non vi dico la gestione del personale : gelosie, unghiate, vetriolo e accoltellamenti. Il “pappa pompino" (e la pappa è la prima merce che consumiamo) è quindi un procacciatore d’affari, un agente di vendita mono e plurimandatario, che mira a realizzare al di sopra del prezzo di costo, in quanto gestore delle risorse umane e responsabile della commessa, (come nella frase : “Mi sono fatto una grossa commessa... pesava 120 chili !”), mentre la prostituta passa da “pubblica peccatrice” a servizio pubblico. La soluzione è poco consumo e tanto riciclaggio (di cazzate). La cultura del recupero della vecchia puttana, la elegge a materia prima di una diversa destinazione d’uso, in un nuovo rapporto con l’ambiente, fondato sul recupero dei materiali già manipolati dall’uomo e non sull’aggressione alle risorse “vergini” della terra. E lo è tanto più quanto più ogni puttana è stata pensata e predisposta per essere recuperata. Mano a mano che invecchia, una puttana predisposta per essere recuperata si libera della crisalide della sua precedente funzione per presentarsi nelle condizioni migliori possibili di fronte ai processi [di riuso, riciclaggio, recupero energetico, ecc. .] che la destinano a una funzione nuova. Il “vecchio”, o meglio : la “vecchia”, è qui l’unica o la principale fonte legittima di produzione della nuova, che non è mai tale se non ha interamente assorbito e recuperato le possibilità offerte dalla puttana che la ha preceduta. La nuova eredita le modalità d’uso, le esigenze commerciali da soddisfare e la sorte della vecchia puttana. Presto o tardi anche la nuova finirà in discarica, e il ciclo consumo, cassonetto e inceneritore, nuovo consumo, rende la puttana l’Araba Fenice della civiltà.
La cultura del recupero suggerisce comunque una certa cautela. Meglio predisporsi (senza strafare; non esiste infatti puttana buona per tutti gli usi) a un uso flessibile dei materiali di cui siamo consumatori; piegare il nuovo ad una intelligente valorizzazione del vecchio, ad esempio provando ad usare una puttana vecchia e una nuova insieme.
Ma il problema di fondo è evidentemente quello di promuovere e valorizzare la durata delle puttane che entrano nella nostra vita in modo che, prima di diventare rifiuti, si possano caricare di valori non solo funzionali, ma anche affettivi ed estetici, senza dover ogni volta cambiare puttana o ricominciare da capo.ma su' daiiiiii cosa vuoi che sia, come dice cecchetto...meglio una torta in tanti, che ,una merda da solo!!!
è una puttana?
La merce, come la puttana, può essere di prima scelta, di seconda mano, avariata, di provenienza sospetta. In ambedue i settori merceologici si può parlare di linea di prodotti (sado-maso, feticisti, ecc.), di soldi, saldi, offerte speciali, assaggi, campioni, prodotti omaggio, sconti comitiva, militari metà prezzo. In quest’ottica il pappone è una piccola impresa, mai con più di quindici dipendenti, e non vi dico la gestione del personale : gelosie, unghiate, vetriolo e accoltellamenti. Il “pappa pompino" (e la pappa è la prima merce che consumiamo) è quindi un procacciatore d’affari, un agente di vendita mono e plurimandatario, che mira a realizzare al di sopra del prezzo di costo, in quanto gestore delle risorse umane e responsabile della commessa, (come nella frase : “Mi sono fatto una grossa commessa... pesava 120 chili !”), mentre la prostituta passa da “pubblica peccatrice” a servizio pubblico. La soluzione è poco consumo e tanto riciclaggio (di cazzate). La cultura del recupero della vecchia puttana, la elegge a materia prima di una diversa destinazione d’uso, in un nuovo rapporto con l’ambiente, fondato sul recupero dei materiali già manipolati dall’uomo e non sull’aggressione alle risorse “vergini” della terra. E lo è tanto più quanto più ogni puttana è stata pensata e predisposta per essere recuperata. Mano a mano che invecchia, una puttana predisposta per essere recuperata si libera della crisalide della sua precedente funzione per presentarsi nelle condizioni migliori possibili di fronte ai processi [di riuso, riciclaggio, recupero energetico, ecc. .] che la destinano a una funzione nuova. Il “vecchio”, o meglio : la “vecchia”, è qui l’unica o la principale fonte legittima di produzione della nuova, che non è mai tale se non ha interamente assorbito e recuperato le possibilità offerte dalla puttana che la ha preceduta. La nuova eredita le modalità d’uso, le esigenze commerciali da soddisfare e la sorte della vecchia puttana. Presto o tardi anche la nuova finirà in discarica, e il ciclo consumo, cassonetto e inceneritore, nuovo consumo, rende la puttana l’Araba Fenice della civiltà.
La cultura del recupero suggerisce comunque una certa cautela. Meglio predisporsi (senza strafare; non esiste infatti puttana buona per tutti gli usi) a un uso flessibile dei materiali di cui siamo consumatori; piegare il nuovo ad una intelligente valorizzazione del vecchio, ad esempio provando ad usare una puttana vecchia e una nuova insieme.
Ma il problema di fondo è evidentemente quello di promuovere e valorizzare la durata delle puttane che entrano nella nostra vita in modo che, prima di diventare rifiuti, si possano caricare di valori non solo funzionali, ma anche affettivi ed estetici, senza dover ogni volta cambiare puttana o ricominciare da capo.ma su' daiiiiii cosa vuoi che sia, come dice cecchetto...meglio una torta in tanti, che ,una merda da solo!!!
martedì 17 maggio 2011
Scaccolarsi
La divina arte dello scaccolarsi
Bene... nel pomeriggio, girovagando per il web e, soffermandomi su un portale 0039,sono rimasta incuriosita da un articolo .... consigli di bellezza... "come eliminare i peli dal naso" e mi chiedevo se, fosse un consiglio velato per una sua amica di paltalk JUST.. dato che , è sempre li' in cam a scaccolarsi .. e mi chiedevo ancora, se per dire ad un"amica", SMETTILAAAAAA DI SCACCOLARTI!!! c'era tutta questa esigenza di creare un portale.... abbiate il coraggio di dire tutto in faccia!abbiate il coraggio di dire: anche se meno piacevole,è piu' utile di sditalinarsi L'ANO!!!!! lolol........
Sociologia del cretino
bello de mamma_78
.
Che cos’è il cretinismo? Secondo i dizionari si tratta di una malattia caratterizzata dall’ arresto dello sviluppo organico, da deficienza più o meno pronunciata delle facoltà mentali e da altri disturbi collaterali.
Questo, il significato medico. Ma dal punto di vista sociologico esiste la figura del cretino sociale?
Difficile rispondere perché siamo ai confini della sociologia. E per dirla tutta, le discipline sociali non si sono ancora accorte di questo grave problema sociale. Si potrebbe però azzardare una definizione. In questo senso il nostro post è pionieristico. Guarda alla sociologia del futuro.
Probabilmente il cretino sociale maturo ha subito in età adolescenziale un arresto dello sviluppo morale: non è un adulto equilibrato; non è in pace con se stesso né con il mondo che lo circonda; sussistono, insomma, deficienze morali. Inutile qui approfondire le profonde ragioni psichiche (se non psichiatriche, come alcuni sostengono): forse una madre autoritaria, un padre assente, un tata indifferente, compagni di scuola crudeli. Prendiamo atto che la personalità morale del cretino sociale è incompleta. E che da adulto il soggetto ne diventa consapevole. E con frustrazione. Di qui quel senso profondo di inferiorità, di inadeguatezza che pare schiacciarlo, a prescindere da qualsiasi gratificazione professionale. Il cretino sociale è sempre scontento di sé e del mondo che lo circonda. E’ il terrore dei sottoposti: portinai, tassisti, segretarie, camerieri, fidanzate, mogli e figli se ci sono. Ma al tempo stesso è capace di assumere un comportamento servile nei riguardi di coloro da cui dipende (il che gli costa e acuisce la sua frustrazione). Un caso paradigmatico, semplificando, è quello del mediocre( bello de mamma_78)
Il cretino sociale va diviso in due grandi categorie sociologiche:
1) Il cretino che subisce il mondo;
2) Il cretino che non lo subisce, o lo subisce solo in parte.
Nel primo caso possiamo parlare del cretino rassegnato, o passivo.
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Che cos’è il cretinismo? Secondo i dizionari si tratta di una malattia caratterizzata dall’ arresto dello sviluppo organico, da deficienza più o meno pronunciata delle facoltà mentali e da altri disturbi collaterali.
Questo, il significato medico. Ma dal punto di vista sociologico esiste la figura del cretino sociale?
Difficile rispondere perché siamo ai confini della sociologia. E per dirla tutta, le discipline sociali non si sono ancora accorte di questo grave problema sociale. Si potrebbe però azzardare una definizione. In questo senso il nostro post è pionieristico. Guarda alla sociologia del futuro.
Probabilmente il cretino sociale maturo ha subito in età adolescenziale un arresto dello sviluppo morale: non è un adulto equilibrato; non è in pace con se stesso né con il mondo che lo circonda; sussistono, insomma, deficienze morali. Inutile qui approfondire le profonde ragioni psichiche (se non psichiatriche, come alcuni sostengono): forse una madre autoritaria, un padre assente, un tata indifferente, compagni di scuola crudeli. Prendiamo atto che la personalità morale del cretino sociale è incompleta. E che da adulto il soggetto ne diventa consapevole. E con frustrazione. Di qui quel senso profondo di inferiorità, di inadeguatezza che pare schiacciarlo, a prescindere da qualsiasi gratificazione professionale. Il cretino sociale è sempre scontento di sé e del mondo che lo circonda. E’ il terrore dei sottoposti: portinai, tassisti, segretarie, camerieri, fidanzate, mogli e figli se ci sono. Ma al tempo stesso è capace di assumere un comportamento servile nei riguardi di coloro da cui dipende (il che gli costa e acuisce la sua frustrazione). Un caso paradigmatico, semplificando, è quello del mediocre( bello de mamma_78)
Il cretino sociale va diviso in due grandi categorie sociologiche:
1) Il cretino che subisce il mondo;
2) Il cretino che non lo subisce, o lo subisce solo in parte.
Nel primo caso possiamo parlare del cretino rassegnato, o passivo.
Nel secondo del cretino competitivo, o attivo.
La prima tipologia, per riprendere la terminologia di Bauman, designa il cretino allo stato liquido, che passa quasi inosservato, Mentre la seconda indica il cretino allo stato solido e dunque immediatamente riconoscibile… Anche perché maleducato e prepotente.Quest’ultima è la specie più pericolosa e noiosa e che qui desideriamo approfondire. Perché il cretino competitivo, a differenza del cretino rassegnato, è in conflitto permanente con tutti. Ha perciò una sua rilevanza se non pericolosità sociale. Dal momento che vuole avere sempre ragione. E non importa come. In genere non è persona di cultura, sfrutta la sua preparazione professionale, molto utilitaristica, tentando di portare l’avversario del momento sul suo campo, molto ristretto, dove applica, come si direbbe a Napoli, una logica e una deontologia da paglietta.
In genere si tratta di individui a rischio cardiovascolare e con problemi biliari.( INFATTI A MOLTI E' GIA' SCOPPIATA)) Di regola il cretino competitivo è single. Anche perché, non sapendo decidere sul piano delle relazioni sentimentali tra status e contratto, per dirla con il grande Summer Maine, non riesce a stabilire solidi nuclei affettivi. Di solito preferisce le professioni liberali, perché l’adolescenza difficile (la madre autoritaria, eccetera) lo ha condotto a stabilire con le varie forme di interazione e dipendenza sociale una complicata condizione affettiva (di amore e di odio al tempo stesso). Pertanto il cretino competitivo non pratica sempre la neutralità affettiva, come invece imporrebbe la modernità. Sotto questo aspetto è un essere sociale moderno e pre-moderno al tempo stesso: una chimera sociologica. Orripilante, dal punto di vista sociale s'intende. Per alcuni potrebbe essere addirittura una "sopravvivenza" di un mondo primitivo, pre-industriale, "militare" per dirla con Herbert Spencer. Ma su questo punto preferiamo, per ora, sorvolare.
Il cretino competitivo non vuole vincere ma stravincere, e su ogni terreno. Di qui un grande spreco di risorse individuali e collettive, legato ai conflitti ricorrenti, con se stesso e con gli altri. I quali, di riflesso, se attaccati, devono in qualche modo studiare come difendersi. Siamo perciò davanti a una autentica dépense sociale, per dirla con Bataille. Che potrebbe essere evitata. Per esempio l’autrice di questo post sospetta di aver gettato via un’ora del suo tempo con un cretino competitivo della peggiore specie.(bello de mamma_78)
Chiunque trovi sulla sua strada il cretino competitivo può ignorarlo nel caso di rapporto acquisitivo (legato a una scelta individuale), mentre non può evitare il conflitto in caso di rapporto ascrittivo (non legato a una scelta individuale). Perché - attenzione - è il cretino competitivo a sceglierti come nemico. Con lui la benevolenza non serve a nulla.
Ad esempio incrociare in Rete - all’interno di un contesto acquisitivo - un cretino sociale competitivo, non rappresenta in termini interattivi un problema insolubile: appena viene individuato lo si può evitare. Ritrovarselo invece come fratello, genitore, collega di lavoro - all’interno di un contesto ascrittivo - può essere veramente fonte di gravi difficoltà individuali e sociali, come abbiamo già notato. Talcott Parsons parlerebbe di “disfunzionalità temporanee”. Noi però non siamo d’accordo. Ma questa è un’altra storia.
Di regola, il cretinismo sociale, nelle due tipologie qui individuate (rassegnato e competitivo), si manifesta a livello endemico. E perciò è ineliminabile. Con picchi nell’ambito della Rete. Infatti, non si capisce ancora perché, ma pare che la Blogosfera sia diventata il terreno di caccia preferito del cretino sociale competitivo. In quest’ ultimo caso, in termini tipologici, si può parlare del cretino competitivo blogosferico. Una sub-specie meritevole di essere studiata.
Comunque sia, si avverte la necessità, nonostante la sociologia del cretino sia ancora agli inizi, di calcolare il costo sociale del fenomeno. Servirà però una buona base empirica e probabilmente una teoria a medio raggio del cretinismo sociale nelle sue due forme, nonché solidi concetti operativi. Di sicuro la lotta alla riduzione del cretinismo sociale è una delle sfide più importanti per la sociologia del XXI secolo.
Anche gli stessi cretini sociali potrebbero, prima o poi, prenderne atto. E magari proprio il cretino competitivo. La speranza è sempre l'ultima a morire.
LA VECCHIA BEFANA HA VENDUTO LA SCOPA?
ANCHE IL DISTRIBUTORE DEI PRESERVATIVI, VI RESTITUISCE IL DENARO INDIETRO...VACCHE!
Beh! Se la scopa che hai usato fino adesso...è usata e stra-usata da quasi tutte le 'amiche' che ti circondi..
devi solo dire 'MEA CULPA' e da brava BEFANA quale sei...ti dovevi prima informare..
reputo abbastanza squallido il gioco condotto..da tutte queste 'amiche' (amiche di che?) di orgia?
che come oche al kara-oke incazzate..si contendono il gallo nuovo...
pensando di potersi 'lavare' ..IO SONO LA MEGLIO!.. (meglio?) meglio di chi?..
mettetevi davanti ad uno specchio.. e fermatevi a pensare a tutto quello che avete fatto...nelle room pvt..e fuori dalla chat..
ahahahaha e VOI avete il coraggio di solo..poter pensare di essere a posto di fronte al resto dei frequentatori della chat?
siete una room di MAIALI E SCROFE...senza dignità alcuna..( davanti ad un orgasmo non vi ferma nulla)
la fase di accoppiamento tra di voi...probabilmente vi fà credere di appartenere alla razza ariana...
PECCATO! non è cosi... evidentemente.. non sapete quello che pensano di VOI.
da bravi maiali...state li nella vostra room e cercate di non rompere i coglioni al prossimo..è molto più salutare
HEY befana....si dico a te..la tua vita..è uno schifo?..il tuo uomo..non ti considera?...i tuoi figli ti lasciano sola..e non acettano i viaggi 'regalo' da te?
l'uomo che avevi puntato ..ti ha detto chiaramente che sei vecchia per i suoi gusti personali?..
rilassati...NONNA ABELARDA..c'è sempre mastro geppetto.....concludo..
se hai sofferto per una storia d'amore..e sei stata ripagata da chi avevi puntato... a pesci in faccia...cerca di suicidarti...e per cortesia
fallo senza far rumore..NOI in chat...di te e dei tuoi problemi esistenziali ce ne stra-fottiamo.ARANGIATI NONNA ABELARDA
Beh! Se la scopa che hai usato fino adesso...è usata e stra-usata da quasi tutte le 'amiche' che ti circondi..
devi solo dire 'MEA CULPA' e da brava BEFANA quale sei...ti dovevi prima informare..
reputo abbastanza squallido il gioco condotto..da tutte queste 'amiche' (amiche di che?) di orgia?
che come oche al kara-oke incazzate..si contendono il gallo nuovo...
pensando di potersi 'lavare' ..IO SONO LA MEGLIO!.. (meglio?) meglio di chi?..
mettetevi davanti ad uno specchio.. e fermatevi a pensare a tutto quello che avete fatto...nelle room pvt..e fuori dalla chat..
ahahahaha e VOI avete il coraggio di solo..poter pensare di essere a posto di fronte al resto dei frequentatori della chat?
siete una room di MAIALI E SCROFE...senza dignità alcuna..( davanti ad un orgasmo non vi ferma nulla)
la fase di accoppiamento tra di voi...probabilmente vi fà credere di appartenere alla razza ariana...
PECCATO! non è cosi... evidentemente.. non sapete quello che pensano di VOI.
da bravi maiali...state li nella vostra room e cercate di non rompere i coglioni al prossimo..è molto più salutare
HEY befana....si dico a te..la tua vita..è uno schifo?..il tuo uomo..non ti considera?...i tuoi figli ti lasciano sola..e non acettano i viaggi 'regalo' da te?
l'uomo che avevi puntato ..ti ha detto chiaramente che sei vecchia per i suoi gusti personali?..
rilassati...NONNA ABELARDA..c'è sempre mastro geppetto.....concludo..
se hai sofferto per una storia d'amore..e sei stata ripagata da chi avevi puntato... a pesci in faccia...cerca di suicidarti...e per cortesia
fallo senza far rumore..NOI in chat...di te e dei tuoi problemi esistenziali ce ne stra-fottiamo.ARANGIATI NONNA ABELARDA
Filastrocca della Befana |
La befana vien di notte come fanno le mignotte! con il culo tutto rotto... Vien dal cielo con la scopa e sui peni pian si posa, e poi scende lesta lesta da' i cazzi con la cesta. La befana é una vecchietta un po' brutta poveretta, ma alle vacche poco importa se la cesta é colma colma tutta piena di cazzi,e dildo, per riempire le vagine La befana con la cesta cerca, cerca cazzi.... e soltanto ai maiali lei ci mette tanti orgasmi ma a chi é stato un po' birbone, lei la colma con... ohhh si... brutta capa di cazzo! La befana é già sul letto presto maiali tutti a letto! Lasciam sola la vecchietta a riempire la vagina che doman di buon mattino scopriremo il regalino! tohhhhhhhhhhh ti è piaciuto il regalino?lolololololol |
lunedì 16 maggio 2011
Tanto va' la gatta al lardo che.......ci lascia lo zampino!!!!
e vaiiiiiiiii giochiamo con Cecchetto!!!!
lollissimooooooooooooooooo
lollissimooooooooooooooooo
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