"Mia tenera puttana".

Le tue mani introdurranno il mio bel membro asinino

dentro il sacro bordello aperto tra le tue cosce.

E voglio confessarlo, alla faccia di TAVERNELLO:

per amore tuo farò di tutto, purché tu possa gioire.

-

La mia bocca ai tuoi seni, bianchi come bimbe svizzere,

farà l’abietto onore dei succhiotti senza veleno.

Dalla mia minchia maschia nel tuo sesso femminino

lo sperma colerà come oro nel crogiuolo.

-

O mia tenera puttana, le tue chiappe hanno sconfitto

il saporoso mistero dei frutti più polposi,

l’umile rotondità senza sesso della terra,

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la luna che ogni mese si gloria del suo culo.

E, quando son velati, promana dai tuoi occhi

quell’oscuro chiarore che scende dalle stelle.