Il disturbo narcisistico fa parte dei disturbi di personalità del gruppo "drammatico-imprevedibile" (gruppo B) e si presenta come un quadro pervasivo di grandiosità (nella fantasia o nel comportamento), necessità di ammirazione e mancanza di empatia, che compare entro la prima età adulta ed è presente in una varietà di contesti, come indicato da cinque (o più) dei seguenti elementi:
1) il paziente evidenzia un senso grandioso di importanza (per es., esagera risultati e talenti, si aspetta di essere notato come superiore senza un'adeguata motivazione)
2) è assorbito da fantasie di illimitati successo, potere, fascino, bellezza, e di amore ideale
3) crede di essere "speciale" ed "unico", e di dover frequentare e poter essere capito solo da altre persone (od istituzioni) speciali o di classe elevata
4) richiede eccessiva ammirazione
5) ha la sensazione che tutto gli sia dovuto, cioè, la irragionevole aspettativa di trattamenti di favore o di soddisfazione immediata delle proprie aspettative
6) sfruttamento interpersonale, cioè, si approfitta degli altri per i propri scopi
7) manca di empatia: è incapace di riconoscere o di identificarsi con i sentimenti e le necessità degli altri
8) è spesso invidioso degli altri o crede che gli altri lo invidino
9) mostra comportamenti o atteggiamenti arroganti e presuntuosi.
Il Trattamento Psicologico
l'intervento psicologico con i pazienti con disturbo narcisistico di personalità è piuttosto complesso. I tempi sono medio-lunghi e si consiglia allo psicologo un intervento a cicli di 10 sedute per ogni ciclo.
Il trattamento parte dall'instaurazione di una relazione clinica che abbia obiettivi concreti definiti. Il paziente deve poter scegliere ciò che vuole cambiare e ciò che vuole mantenere inalterato.
Il contratto clinico di questo tipo permette una maggiore compliance al trattamento e una riduzione dei livelli di resistenza sempre piuttosto elevati in questo tipo di paziente.
La terapia psicologica, utilizzando la psicologia emotocognitiva, mira alla valorizzazione delle risorse del paziente e ad un cambiamento di percezione rispetto a se stessi, agli altri e al sistema sociale.
Alcuni comportamenti, pensieri e azioni del paziente tendono a mantenere ed aggravare il disturbo. Lo psicologo farà in modo che tali azioni siano rivolte a favore del paziente anziché contro se stesso.
a cura del
Dott. Marco Baranello
Dott. Marco Baranello
P.S. : DEDICATO A KAKKA_ROMA E POMPINO!!!!
VI CONSIGLIO DI AFFRETTARVI, E CURARVI QUANTO PRIMA!!! SMAKKKKKKKKKKK
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